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Dalla bottega al cantiere. Aperto da lunedì 16 luglio presso il MODO il cantiere di restauro della Pala di Paciano di Luca Signorelli

Nell'ambito della grande mostra-evento regionale "Luca Signorelli, de ingegno et spirto pelegrino" che si svolge in contemporanea a Perugia, Orvieto e Città di Castello fino al 26 agosto 2012.

Saranno organizzate specifiche sessioni didattiche per il pubblico e a settembre anche per le scuole.

La Pala di PacianoIn questi giorni di piena estate, chi visita a Orvieto, presso il MODO, la mostra dedicata a Luca Signorelli nelle sale dei Palazzi Papali, avrà modo di accostarsi al cantiere di restauro eccezionalmente "aperto al pubblico" che ha preso avvio lunedì 16 luglio. Prezioso oggetto di studio e restauro è la Pala di Paciano, il dipinto su tavola di Luca Signorelli giunto in prestito dalla Galleria Nazionale dell'Umbria in occasione della mostra regionale "Luca Signorelli, de ingegno et spirto pelegrino" che si svolge fino al 26 agosto 2012 a Perugia, Orvieto e Città di Castello.

La prima fase dell'intervento prevede una serie indagini diagnostiche (Rx, infrarossi, fluorescenza), ovvero esami non invasivi né dannosi per l'opera che permetteranno di indagare più a fondo sulla genesi del dipinto fornendo preziose informazioni sul disegno preparatorio, sulla composizione della scena, sulla tecnica e sui materiali utilizzati, sulla suddivisione del lavoro tra l'artista e i suoi collaboratori, perfino sull'organizzazione della bottega.

Per la sicurezza dei visitatori, le radiografie Rx vengono effettuate durante le ore notturne, a museo vuoto, e sono affidate agli specialisti di Ars Mensurae di Roma.

Seguirà poi la fase delle analisi fisiche.

Da lunedì 30 luglio si entrerà nel vivo dell'intervento con l'avvio del restauro pittorico vero e proprio che verrà portato avanti dai restauratori della COOBEC di Spoleto sotto la direzione della Soprintendenza BSAE dell'Umbria.

Sarà questa la fase maggiormente fruibile e apprezzabile dai visitatori che potranno seguire "in diretta" l'avanzamento del lavoro. Inoltre, prossimamente verranno organizzate specifiche sessioni didattiche per il pubblico e, in settembre, anche per le scuole che vorranno partecipare. Il cantiere di restauro, infatti, proseguirà anche dopo la chiusura della mostra.

Una eccezionale opportunità, dunque, per avvicinarsi al restauro e vivere in tempo reale l'emozione di momenti unici e appassionanti di questa attività così ricca di competenze sapienti e di segreti tramandati. Ma anche un'occasione unica per veder rinascere un'opera d'arte che grazie al restauro riacquista vita e splendore e, magari, veder svelato il mistero che sta dietro ad ogni opera d'arte e al suo autore.

La Pala di Paciano, completa di predella e cornice, è firmata e datata 1517, quindi si colloca negli ultimi anni di attività dell'artista cortonese, quando più forte e diffuso è l'intervento dei suoi collaboratori. Il dipinto, realizzato per chiesa del convento di Sant'Antonio da Padona di Paciano, a seguito delle demaniazioni postunitarie passò al Comune di Paciano che lo vendette a quello di Perugia nel 1865. In cattive condizioni conservative fin dal Settecento, l'opera è stata più volte oggetto di restauro e ora attende di essere recuperata e restituita nella sua qualità originaria.

Info

biglietteria@operadelduomo.it
tel. +39 0763 343592

Pala di Paciano - Parti da restaurare

Pala di Paciano - Parti da restaurare

Museo dell’Opera del Duomo di Orvieto

Opera del Duomo di Orvieto - 26, Piazza del Duomo - 05018 Orvieto Tel +39 0763 342477 - Fax: +39 0763 340336
email: info@museomodo.it

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