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Emilio Greco. Appunti di una vita

Emilio Greco, primo piano Emilio Greco nasce a Catania l'11 ottobre 1913. Mostra presto la sua passione per il disegno: di nascosto, scoraggiato dal padre che lo vorrebbe avviare a una professione più redditizia, riempie quaderni di disegni.
Saranno tuttavia le modeste condizioni della famiglia a spingerlo verso la scultura. Lasciata la scuola, entra a lavorare nella bottega di uno scultore di monumenti funerari, imparando rapidamente a sbozzare il marmo e a modellare nella creta frammenti di opere classiche.
A vent'anni si trasferisce a Roma. Chiamato alle armi, trascorre tre anni in Albania. Con l'arrivo degli alleati entra come disegnatore presso la Croce Rossa americana, e si guadagna da vivere facendo ritratti per i soldati.
Nel 1947 ottiene uno studio a Villa Massimo, dove risiedono anche Leoncillo, Guttuso e Mazzacurati; qui, nel 1948, prepara la mostra per la Galleria del Secolo. Nel catalogo, con prefazione di Fortunato Bellonzi, spiccano la Pattinatrice e il Lottatore. Sempre nel 1948 partecipa alla "Mostra sulle Olimpiadi" tenuta a Londra al Victoria and Albert Museum, ed è presente con il Lottatore alla "Mostra dello Sport" alla Tate Gallery.
Nel 1949, con due sculture -i bronzi Testa d'uomo e Cantante- è invitato alla mostra "Arte italiana del XX secolo" del Museum of Modern Art di New York; nello stesso arco di tempo la Tate Gallery di Londra acquista la sua Figura seduta.
Il 1950 si apre con una sua mostra a Monaco di Baviera.
Nel 1951 partecipa come già nel 1943 alla "Quadriennale" di Roma e, sempre nella Capitale, l'anno successivo espone alla Galleria d'Arte Moderna.
Nel 1953 è a Bordeaux per la "Quadriennale"; poi a Firenze con una personale in Palazzo Strozzi. In quello stesso anno Greco partecipa al concorso per il "Monumento a Pinocchio" e vince con un bozzetto schizzato sul retro di una busta durante un viaggio in treno da Roma a Carrara.
E' del 1954 la mostra di suoi disegni a Rhode Island e di scultura a Rotterdam.
Nel 1955 espone a Londra, Venezia, St. Louis e realizza con l'aiuto economico di un americano nativo di Collodi la statua di Pinocchio, di cui aveva esposto il bozzetto nella personale alla galleria L'Obelisco di Roma, nell'anno precedente.
Il 1956 vede Greco vincitore del "Gran Premio della Scultura" alla "XXVIII Biennale di Venezia" dove espone la Bagnante n.1 che gli vale l'assegnazione del premio e inoltre Fiorella (terracotta), Figura seduta (bronzo) e alcune teste.
Ancora nel '56 il Presidente della Repubblica inaugura a Collodi il Monumento a Pinocchio.
Nel 1957 espone al Museo de Arte Moderna di San Paolo in Brasile, poi a Dubrovnik e a New York nella collettiva "Italy the new vision".
Del 1958 è la prima importante mostra pubblica personale a Palazzo Barberini; espone inoltre in una collettiva "Ten contemporary Italian Sculptors" a Houston Texas, al Museo di Pasadena nella mostra "The new Reinassance in Italy", e all'"Esposizione Universale" di Bruxelles.
Il 1959 si apre con la personale alla Stadtische Galerie di Monaco di Baviera dove accanto a statue di grande dimensione come la Bagnante n.1 e la Grande Bagnante n.2 espone anche dei bronzetti; è poi a Londra con una personale alla Roland Browse e Delbanco, e una collettiva alla Tate Gallery, e a Venezia con una personale di grafica a Cà Pesaro.
Nel 1960 partecipa alla collettiva del Musée Rodin di Parigi "Sculpture Italienne Contemporaine d'Arturo Martini à nos jours" e inaugura a Berlino la mostra "Der Bildhauer Emilio Greco Plastik und Zeichnungen".
Tra il 1960 e il 1961, Greco lavora ai bassorilievi per la chiesa di San Giovanni Battista a Firenze, opera dell'architetto Giovanni Michelucci.
Riceve nello stesso anno la "Medaglia d'oro del Presidente della Repubblica per i benemeriti della Cultura e dell'Arte". Del '61 è la partecipazione alla "2ème Exposition International de Sculpture Contemporaine" al Musée Rodin di Parigi, e la personale alla Fondazione Shirokjia di Tokio.
Sempre a Parigi, al Musée d'Art Moderne, è nel 1962 per l'"Exposition International du petit bronze"; nello stesso anno riceve l'incarico di realizzare le porte del duomo d'Orvieto alle quali lavora fino al 1964. Mentre le due porte laterali non sono figurate, nella porta centrale a bassorilievo sono illustrate le sette opere di misericordia.
Dopo accese polemiche sull'opportunità di collocare un'opera contemporanea all'interno della facciata gotica del Duomo, le porte vengono finalmente incardinate nell'agosto del 1970.
Nel 1963 a Lisbona, personale di Greco alla Fondaçao Calouste Goubelkian. Nello stesso anno Greco espone una selezione di opere a Roma al Palazzo delle Esposizioni.
Alla fine del 1964 Giovanni Fallani incarica lo scultore di eseguire il Monumento a Papa Giovanni XXIII, che sarà poi inaugurato da Paolo VI il 29 giugno 1967.
Nel 1965 Greco partecipa con la grafica alla "VI Biennale" di Venezia, con la scultura alla "IV Biennale Internazionale di scultura" di Carrara, e alla "XXIV Biennale Nazionale d'arte" a Milano.
Il 1966 si apre con due mostre australiane: National Gallery of Victoria Melbourne e "Festival of Arts" della National Gallery of South Australia.
I francobolli di Greco sono esposti nel catalogo Bolaffi.
Nel 1967 l'artista partecipa alla mostra "Gli artisti per Firenze" a Palazzo Vecchio, curata dalla Galleria Internazionale d'Arte Contemporanea; inoltre, alla "VII Biennale Nazionale d'Arte Sacra" itinerante tra Milano, Bologna e Roma.
In occasione del centenario di Borromini, il Comune di Roma conia una medaglia realizzata da Greco ed emessa il 21 Aprile 1968.
Nel 1969 a Firenze doppia esposizione alla "Biennale Internazionale" in Palazzo Strozzi e alla Galleria Pananti dove si espongono le donazioni di Greco alla Galleria Internazionale d'Arte Moderna di Firenze e alla Pinacoteca Vaticana.
Alla fine del 1970 risale la grande mostra antologica a Palazzo dei Diamanti di Ferrara.
Nel 1971 a Vienna si svolge "Italienische Kulterinstitut", personale di Emilio Greco che riespone inoltre al Museo Rodin di Parigi in occasione della "IVème Exposition Internationale de Sculpture Contemporaine".
L'importante mostra ferrarese del '70 viene trasferita nel 1972 a Osaka presso il Gendai Chokokusenta, al Modern Fine Arts Museum di Kobe, poi a Yamaguchi, Hiroshima, e Kyoto. Ancora in Giappone, dopo la mostra di Tokio alla Galleria d'Arte Moderna Mitsukoshi nel 1973, Greco inaugura un'esposizione permanente di 1.800 metri quadrati, il "Greco Garden" nell'Open Air Museum di Hakone: è il 31 giugno 1974.
Nel 1977 Greco è presente con diverse mostre a Innsbruck, quindi a Jakarta, in Indonesia.
Tra il 1979 e il 1980 è in Unione Sovietica, accompagnato dalla figlia Antonella: espone al Museo Puskin di Mosca e al Museo dell'Ermitage di Leningrado, cui dona un gruppo di opere.
Gli anni '80 lo vedono pienamente attivo con una rassegna antologica a Orvieto, presso Palazzo Soliano, nel luglio del 1980.
Nel 1981 Greco è a Perugia con la mostra "Segni per la pace".
Dal luglio al settembre del 1983 apre una grande rassegna antologica a Roma, presso Castel Sant'Angelo. L'anno dopo è in Toscana, in Val d'Orcia, con la mostra itinerante "I grandi Maestri e le nuove frontiere culturali".
Tra il 1984 e il 1985 è alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma, e in Vaticano con la mostra "Dante in Vaticano - la Divina Commedia nell'interpretazione degli artisti contemporanei".
Nel 1986 Emilio Greco è invitato al Palazzo della Ragione a Padova e alla "Biennale Internazionale del Bronzetto".
Del 1987 è la mostra "Emilio Greco Sculture 1948-'79" a Torino, in Palazzo Nervi. Nel 1988 due diversi castelli, a Padova e a L'Aquila, ospitano la mostra intitolata "Omaggio a Emilio Greco", mentre è in Giappone una grande mostra itinerante.
Tra il 1988 e l'89 si svolge a Firenze la mostra "Lo sport nell'arte di Emilio Greco".
Nel 1990 il "Festival dei Due Mondi" di Spoleto ospita Emilio Greco nella mostra collettiva "Il corpo in corpo-schede per la scultura italiana 1920/'40".
Altro percorso nella scultura del Novecento è la mostra romana: "Civitas Artis, scultura italiana del Novecento" inaugurata a Piazza del Pincio nel settembre del '91.
Nel 1992 l'artista partecipa ai festeggiamenti in onore di Cristoforo Colombo con una mostra nel Palazzo Ducale di Genova; l'anno successivo è a Salisburgo per una collettiva in onore di Kokoschka, di cui Greco fu amico.
Si inaugura nel 1991 il Museo Emilio Greco di Orvieto che raccoglie le sue opere principali: ventisei sculture dal 1947 al 1983, e sessanta opere grafiche dal 1946 al 1991, nonchè medaglie e bassorilievi.
Dal luglio del 1992 il Museo Nazionale d'Abruzzo de L'Aquila ospita una sala dedicata a Greco con sculture in bronzo e terracotta. A Sabaudia, dove lo scultore passava lunghi periodi, all'interno del Municipio ha sede il "Museo Greco" che raccoglie sculture e opere grafiche. A Catania accanto al Museo Bellini nel 1994 si inaugura il Museo Greco che raccoglie le sue opere grafiche.
Emilio Greco ha svolto anche un'intensa attività didattica, insegnando a Napoli per dodici anni, a Roma, a Carrara, nonchè all'Accademia di Monaco e di Salisburgo.
E' inoltre nota la sua produzione letteraria e poetica: Poesie del 1951, L'oro antico delle vigne del 1978, Memoria dell'estate del 1980, Appunti di una vita del 1980 e Dell'antica voce del 1985.
Greco muore a Roma il 4 Aprile 1995.

Museo dell’Opera del Duomo di Orvieto

Opera del Duomo di Orvieto - 26, Piazza del Duomo - 05018 Orvieto Tel +39 0763 342477 - Fax: +39 0763 340336
email: info@museomodo.it

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